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Di me t’inganna l’aspetto distrutto
e svigorito della carne,
l’ingombro del dolore,
la pazienza imperturbabile
della gente sconfitta.
Convive con la sequela dei mali
una non sofferta solitudine.
Vano è cercare negli altri
la propria realtà.
Di questa vita sorda,
rattrappita, rimarrà solo
ciò che conquisto
con le lame affilate
della mia sofferenza.
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Autoritratto,
di MARIA TERESA SANTALUCIA SCIBONA
Vi ringrazio per aver pubblicato il
mio testo “Autoritratto”, sono una scrittrice disabile, ora però con voi
mi sento meno sola.
Un caro saluto.
M. Teresa Santalucia Scibona
Gentile Maria Teresa, grazie a lei per questi bei versi.
Mi è arrivata la sua poesia tramite la newsletter di Logos quotes, mi è piaciuta, e ho deciso di pubblicarla.
saluti, v. zaitself