turntable@c.s.a. dordoni, cremona.

peccato che il Colle non sia venuto. assenti causa malattia.
nonostante la defezione del gruppo headliner, il dordoni si è riempito voluttuosamente; penso che la cremona antagonista ami questo posto – anche per me l’infatuazione è stata immediata – e che lo frequenti a prescindere dai live, o dal blasone dei gruppi. c’è da immaginarsi l’ulteriore macello, se ci fossero stati anche loro.
la fiducia è splendida, sale con l’affluenza del pubblico, e carica, lentamente. calm like a bomb. pronto a esplodere. iniziamo verso mezzanotte. decidiamo di aprire noi. dall’inzio alla fine, dal soundcheck fino al dj set funk post-live, il palco è stato vissuto in amicizia, come una grande famiglia, grazie alle persone con le quali lo abbiamo condiviso: renato-cerebro knosso (thanks per la generosa stima e il profondo rispetto), i ragazzi dei la trappola, saliti da benevento, dj masso, che ha scratchcciato anche per noi.
impianto potente, buona acustica, microfoni sennheiser senza cavo, noleggiati appositamente per il Colle, leggeri e letali come una katana di hattori hanzo, per chi li sa maneggiare. palco largo e massiccio, mi muovo e mi agito senza problemi. "bravissimo, mi piace il tuo stile, bella per i salti da rocker!" dirà poi un ragazzo. lo scrivo qui per ricordarmene, come una delle gratificazioni di questa serata. altre le tengo per me.
grazie a matteo-vanta per averci voluto al dordoni, per la convivialità, per averci fatto sentire artisti. grazie a tutto lo staff del c.s.a. grazie al mich che ha seguito la Linea, sdoppiandosi nel ruolo di cameraman e photografo: sei la ns. mascotte.
grazie ai giovanissimi b-boy cremonesi ("cremonesi" ma in realtà slavi e nordafricani) per aver affollato il palco prima dell’inizio dei live, facendo freestyle a perdifiato e sprizzando rap da tutti gli ormoni. grazie ai soundpills e a skone venuti da milano, per aver chiuso i concerti in bellezza.
bella infine a joey, intenzionato a raggiungere la Linea a cremona, ma addormentatosi burlescamente in auto a gessate (!): la cosa ha suscitato ilarità, ed è come se fossi venuto fraté.